Strona:Poezye Michała Anioła Buonarrotego.djvu/50

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III.

La forza d’un bel volto al ciel mi sprona
Ch’altro in terra non è che mi diletti,
E vivo ascendo fra gli spirti eletti;
Grazia ch’ad uom mortal raro si dona.

Si ben col suo fattor l’opra consuona,
Ch’a lui mi levo per divin concetti;
E quivi informo i pensier tutti e i detti,
Ardendo, amando per gentil persona.

Onde, se mai da due begli occhi il guardo
Torcer non so, conosco in lor la luce,
Che mi mostra la via ch’a Dio mi guide;

E se nel lume loro acceso io ardo,
Nel nobil foco mio dolce riluce
La gioia che nel cielo eterna ride.